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La lirica cantata da un alpaca e una pecora

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Riescono a distrarre dal tran tran quotidiano, almeno per una manciata di minuti, regalando stupore, qualche risata ed emozioni realmente sentite. Gli artisti di strada rivestono un ruolo significativo in una città vivace, in quanto ricordano di apprezzare sempre la bellezza di ogni istante.

Un uomo con facce diverse: Jordi Beltramo adora emozionare il suo pubblico.

È sabato mattina e il centro di Merano è in fermento: famiglie, gente intenta a fare shopping, turisti, persone al telefono… Tutto a un tratto, nella piazza che si apre a metà strada dei portici, si raduna una grande folla, che appare come persa in un’altra dimensione. A catturare l’attenzione è un uomo in giacca e cravatta sopra un piedistallo, immobile come una statua. Un bambino si avvicina per riporre una moneta nel cappello davanti a lui. Ecco allora, che il mimo inizia a muoversi, per poi bloccarsi di nuovo in una posa diversa. Sui volti di chi lo osserva si percepisce curiosità, attesa ed entusiasmo. Jordi Beltramo è probabilmente l’artista di strada più famoso della cittadina altoatesina, rappresentandola tanto quanto il palazzo del Kurhaus.

“La strada è dura e spietata”, dice Jordi con un sorrisino, che non sminuisce in alcun modo la serietà della sua affermazione. “Hai solo pochi secondi per invogliare i passanti a fermarsi e, se ti va bene, a lasciarti qualche soldo. Non è come a teatro, dove il pubblico è lì intenzionalmente, previo l’acquisto di un biglietto: per strada gli applausi te li devi conquistare, performance dopo performance.” Questo, tuttavia, non ha impedito all’artista, classe ’77, di inseguire la sua passione, che dura da decenni e gli ha permesso di fare carriera a livello internazionale.

Dalla Rambla di Barcellona all’Iran

All’età di diciotto anni, Jordi partì dalla sua città natale, Cuneo, alla volta di Barcellona, facendo l’autostop. “I miei genitori pensavano che fosse solo una fase”, racconta divertito. E continua: “Dopo i primi tempi nella ciudad catalana, mi spostai a Formentera, dove fui ‘scoperto’ da un regista, che mi filmò. L’esibizione venne mandata in onda in televisione e da lì in poi l’interesse nei miei confronti cominciò a crescere in maniera costante”. L’artista capì ben presto che per lui gli show in strada non erano solo un hobby, bensì una vera e propria vocazione. Statua vivente, pantomimo e clown sono solo alcuni dei personaggi del suo repertorio, portati in scena in Paesi come Russia, Colombia e Iran. In quest’ultimo, ha vissuto probabilmente una delle esperienze più formative della sua crescita professionale. “Quando ricevetti l’invito dal Ministero della cultura iraniano, rimasi molto sorpreso, perché non immaginavo che laggiù esistesse questa forma d’arte.” Jordi passò una settimana in giro per la provincia nord-occidentale del Kurdistan – un periodo breve ma ricco di emozioni. “L’ultimo giorno è stato il più bello: avevo davanti a me un vasto pubblico in una piazza altrettanto grande. Per tutta l’ora della performance, la gente ha riso di gusto ed è stata partecipe. Alla fine, sono stato addirittura scortato al mio taxi dagli uomini della sicurezza, perché tutti volevano autografi e foto con me.”

Esperienze simili a questa difficilmente possono verificarsi in una località come Merano, dove la street art viene considerata in misura piuttosto moderata, perché sono tutti troppo stressati e senza un attimo di tempo da dedicare a un po’ di svago. “Anche il dialogo attivo tra artisti, comune e commercianti non è sempre facile, ma va comunque coltivato”, ritiene Jordi, che è anche il direttore artistico dell’evento annuale Asfaltart. “Da un lato si desidera una città vivace e dall’altro vigono regole parecchio rigide, che impediscono di creare un ambiente allegro. E così, quello che dovrebbe essere uno spettacolo libero e spontaneo, finisce per essere il risultato dei limiti della burocrazia – un ostacolo non indifferente per i creativi e performer come me.”

Ogni pupazzo ha la sua storia

“Se c’è bel tempo e tanta gente tra le vie della città, non si può spontaneamente decidere di esibirsi nei luoghi consentiti, senza aver prima prenotato il posto”, sostiene anche Daniele Tommasi, attore teatrale e ventriloquo lirico. Insieme al suo pupazzo a mano, l’alpaca Elvin, occupa regolarmente gli spazi di Merano più gettonati tra gli artisti locali e delizia il pubblico con grandi classici come Le nozze di Figaro di Mozart. L’opera lirica è un genere che in pochi conoscono al giorno d’oggi, men che meno i giovani. Se è vero che passare dal palco di un teatro alla strada è piuttosto insolito, è esattamente il brivido dell’ignoto che rende tale forma d’arte attraente per Daniele, che ama uscire dalla sua zona di comfort: “Senza Elvin sarebbe stato difficile per me esordire in pubblico; è una situazione tanto curiosa quanto paradossale, perché la voglia di esibirmi c’è, però per farlo mi nascondo dietro a un pupazzo con un’identità e caratteristiche proprie, che vengono fuori durante lo show. È come se un’energia superiore prendesse il sopravvento ed Elvin improvvisasse insieme a me”. Anche la partner di Daniele, Naimana Casanova, porta in scena il suo io più introverso con Belinda, una simpatica pecorella, talvolta egocentrica: “È una piccola primadonna, le piace scherzare, interrompermi mentre parlo e lasciare il pubblico a bocca aperta”.

L’amore di Daniele e Naimana va ben oltre i pupazzi a mano.

L’arte dei ventriloqui lirici richiede abilità canore, ma anche una certa espressività e gestualità, che devono assumere, in questo caso, i pupazzi. “È importante che i personaggi ‘pelosi’ abbiano espressioni proprie, un po’ esagerate e coerenti ai suoni emessi”, spiega Daniele. “Oltre alla recitazione del pupazzo, anche la nostra reazione crea lo spettacolo”, aggiunge Naimana. “Noi non diamo solo voce a Elvin e Belinda, bensì interagiamo con loro come fossimo gli interlocutori. Così facendo, s’intrecciano pensieri, mimica facciale e gesti tutti diversi, rendendo quest’arte tanto speciale.”

Dalle strade di Merano ai famosi talent show

Daniele e Naimana si completano a vicenda non solo nel privato, ma anche dal punto di vista artistico: lui le dà preziosi consigli da ventriloquo professionista, mentre lei lo sostiene con la sua pluriennale formazione vocale. Insieme, conquistano i cuori della gente che li ascolta per strada e anche gli stage europei. Di recente, infatti, sono apparsi in noti programmi televisivi, ad esempio nel tedesco Das Supertalent, dove hanno incantato la giuria. Per quanto avere i riflettori e una telecamera puntati sia entusiasmante, sono sempre gli incontri diretti per strada che lasciano il segno.

La coppia è arrivata quarta alla finale di un talent show tedesco.

“Ciò che mi emoziona particolarmente – dice Naimana con gli occhi lucidi – è il momento in cui riesco a creare una breve ma intensa connessione con il pubblico. La musica ha il potere di creare legami e suscitare emozioni. Una volta, ad esempio, ci fu una donna anziana che mi ricordava la mia cara nonna, deceduta pochi giorni prima. Dopo lo spettacolo, la signora si avvicinò a me in lacrime e mi confidò che io, invece, le ricordavo la figlia: aveva all’incirca la mia età quando venne a mancare. È stato un attimo davvero toccante per entrambe, reso possibile solo grazie alla street art.”

Un palcoscenico a cielo aperto

Anche Jordi Beltramo fa l’artista per infondere emozioni uniche in strada: “È indescrivibile la sensazione che si prova quando il pubblico si diverte realmente di fronte a una tua esibizione, si commuove fino alle lacrime e poi applaude all’unisono”. Da qui, diciotto anni fa, si è realizzato il sogno di creare un evento interamente dedicato a quanti più artisti di strada si riesca. Asfaltart è il suo nome e per tre giorni anima Merano, tra acrobazie, musica e spettacoli di clown e magia. Nato come una piccola manifestazione per gli appassionati di arti circensi, è presto diventato uno dei più rinomati festival di settore in Italia: Jordi e il suo team elaborano annualmente circa cinquecento richieste di partecipazione, provenienti da tutto lo Stivale e da oltreconfine. “Per gli artisti, è un’importante opportunità per farsi conoscere da più persone. Inoltre, Asfaltart ha portato all’aumento del turismo locale e, soprattutto, a una maggiore popolarità delle arti di strada in generale, incentivando di conseguenza i talenti emergenti a vivere il proprio sogno.”

I primi di giugno artisti da tutto il mondo si esibiscono per le strade di Merano.
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